"Vorrei diventare una parola... o meglio, vorrei regalartene una, che so, di poca entità ma garbata. Vorrei porgerti l’altra guancia, mettere il carro davanti ai buoi, insomma vorrei soltanto non mettere limiti alla sopravvivenza nell’esatto momento in cui alcune statuine del presepe si decidono e prendono la via del mare per una breve vacanza lontana dal muschio.
C’è bellezza, evoluzione, cura e sentimento che diventano un modo di essere. Non ci conosciamo, ma quel che rimane è la magnificenza che è negli occhi, nei volti, nei particolari talvolta insoliti e in quei cammini che si intrecciano fatti di poesia e colori mediterranei.
Una grinta gentile che segna e che è delle donne che si muovono. In una parola: luce e scrittura."

Max Biglia